(da www.ilribelle.com)
Le misure di austerità non sono servite a nulla.
Non è proprio così, nel senso che a qualcosa, quelle misure, sono
servite: come sappiamo, a fare i favori dei banksters e delle industrie,
che ora, nel nostro Paese, possono licenziare come meglio credono.
Altra cosa: visto che lo Stato non dovrà più pagare le pensioni -
praticamente soppresse dalla riforma Fornero, soprattutto per i più
giovani - adesso tutto il denaro drenato ai cittadini potrà confluire
nel pagare gli interessi sul debito, illegittimo e inesigibile, della
speculazione internazionale.
Per quanto attiene invece allo spread, "miracolosamente" calato sotto
300 punti (valore che tutto è fuorché sostenibile, beninteso) ebbene
tutto quanto fatto da Mario Monti non ha contato assolutamente nulla. Il
motivo del suo calo, dagli oltre 500 punti alla data delle dimissioni
di Berlusconi, è tutto da ascrivere alla Banca Centrale Europea.
È Mario Draghi stesso di fatto a confermarlo. Fra il 2011 e il 2012,
quando la BCE intervenne sui mercati per acquistare i titoli di Stato
dei Paesi in difficoltà, la quota maggiore di quelle operazioni fu
esattamente per l'Italia.
La BCE, attraverso l'operazione Omt, acquistò titoli di Spagna,
Grecia, Portogallo e Irlanda, ma soprattutto, più di tutti, quelli
dell'Italia. Il nostro Paese ha "beneficiato" di ben 102,8 miliardi di
euro di bond acquistati dalla BCE (dei circa 470 messi in vendita nel
2012) mentre gli altri Paesi, nell'ordine poc'anzi citato, hanno
impegnato Francoforte per soli 44,3, 33,9, 22,8 e 14,2 miliardi.
Dunque Draghi aiutò formalmente l'Italia ma direttamente proprio
Mario Monti, che all'epoca poteva (e tuttora fa lo stesso) andare in
giro tronfio dei risultati ottenuti sullo spread dal suo governo che
oggi, invece, sappiamo da chi e cosa provengono.
Ma c'è dell'altro. E forse ancora più "interessante": la BCE ha
comunicato la chiusura del bilancio del 2012. Ebbene, il suo utile netto
è stato di 998 milioni di Euro. Addirittura in rialzo rispetto al 2011.
Insomma, per la Banca Centrale Europea non c'è stata crisi, anzi.
Il surplus è stato di 2,164 miliardi (1,894 nel 2011), di cui 1,166
miliardi messi a riserva a copertura dei rischi. Lo ha annunciato
proprio la Bce dopo che il consiglio direttivo ha approvato i conti
2012. I margini netti realizzati dalla Banca Centrale sugli interessi
raggiungono i 2,289 miliardi (1,999 miliardi nel 2011), di cui 1,108
miliardi dai titoli di Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Italia
acquistati attraverso il programma 'Omt'.
E ora la beffa - che peraltro conferma il carattere criminoso di
questa organizzazione speculativa: dell'utile 2012 sono stati già girati
575 milioni alle Banche dell'eurozona, mentre i restanti 423 milioni
saranno distribuiti il 25 febbraio.
Ecco il circolo diabolico: la BCE compra i titoli di Stato dei Paesi
in crisi e ci guadagna gli interessi (succhiati ai cittadini che devono
subire le misure di austerità per ripagarli) quindi presta gli utili
alle Banche in crisi che a loro volta li investono ancora nei titoli di
Stato dei vari Paesi lucrandoci sopra l'interesse. Sempre sulle spalle
dei cittadini. E infine, quando le Banche periferiche vanno all'incasso
dei titoli a scadenza, riconsegnano denaro maggiorato di interesse alla
BCE.
Quante volte ci guadagna la BCE? Facile: in ognuno di questi
passaggi. Ad iniziare dal principio, ovvero dalla creazione di moneta
che alla Banca Centrale non costa assolutamente nulla, e poi via via in
ognuno dei passaggi citati, per via diretta (acquisto in proprio dei
titoli) o per via indiretta, attraverso le altre Banche periferiche, che
sono peraltro anche sue stesse azioniste.
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