venerdì 2 luglio 2010

Gelmini offre cinque. Chi di meno?

Sarà il caldo, sarà la maternità, ma la Gelmini ha cominciato a contraddire se stessa.  L'anno scorso aveva scelto la linea dura. 
A marzo tutti i maggiori quotidiani italiani titolavano "Con un 5 niente maturità". La Gelmini diventò subito famosa come simbolo del rigore e della severità. La decisione - quella di non ammettere gli studenti con anche una sola insufficienza all'esame di maturità - doveva avviare la scuola italiana a diventare una scuola "della responsabilità e del merito". Le motivazioni risiedevano nella necessità di una maggiore disciplina e rigore nella valutazione degli studenti. Due cose che, secondo il ministro, formerebbero i cittadini del futuro, "consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri".
A un anno di distanza la musica è cambiata. Anzi, Mariastella Gelmini ha proprio invertito rotta. O meglio, si è contraddetta da sola. (...)

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