venerdì 12 agosto 2011

Mille ipotesi contro la crisi, ma nessuna risoluzione in vista

Nel teatrino italiano della politica c'è una cosa che manca da sempre: la ricerca delle soluzioni. Perché se, come bisognava aspettarsi, ora la Borsa vola (incontro al prossimo tracollo), la politica, che avrebbe il dovere di avere uno sguardo più lungimirante e meno fantasioso di quello che sembra invece avere, non fa il suo sporco lavoro.


Non che possa cambiare davvero qualcosa a breve, o che il Tremonti di turno possa davvero risolvere in un batter d'occhio le problematiche incancrenite e perverse di un Paese come il nostro. Non che la Bce e i Paesi forti dell'Unione Europea non abbiano anche loro un forte ascendente sulle politiche e le economie dei Paesi membri. 
In molti credono che l'unico modo per cercare di uscire dalla crisi sarebbe il default programmato (ne ho parlato qui) ma in molti resteranno, almeno per ora, inascoltati.
Stasera ci sarà l'ennesimo Consiglio dei Ministri che o deciderà nulla oppure, come le proposte di Tremonti lasciano presagire, metteranno definitivamente in ginocchio la classe medio-bassa italiana. Il resto, quello che verrà dopo, conseguentemente e inevitabilmente, sarà Storia.

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