lunedì 1 febbraio 2010

Bertolaso: ministro subito!

Non facciamo caso al fatto che un rappresentante del nostro Stato, all'estero, quando parla, parla per lo Stato Italiano, e non per sé stesso. Lasciamo stare che se questo si lamenta della gestione degli aiuti umanitari a Haiti, e questi sono stati fin dall'inizio pompati su tutti i media come attività di vanto della potenza militare americana, è logico che ce l'abbia con gli USA. E lasciamo stare pure la crisi di nervi della Clinton che, come ogni donna, non può non entrare in polemica con chi la critica. Facciamo pure finta che ci sia un qualche altro misterioso gestore degli aiuti umanitari a cui Bertolaso si riferiva - l'importante per lui era dichiarare che non si riferisse al gigante americano, non trovare una spiegazione decente alle sue parole.

Eppure, nonostante tutti questi sforzi di immaginazione, non si può fare a meno di notare che la "promozione" berlusconiana sappia di epurazione.
Probabilmente Guido ormai doveva sparire, dalla protezione civile - non solo da Haiti. E l'esperto di pulizia, quello capace di rifarsi una verginità politica e personale a ogni conferenza stampa, non ha pensato a nulla di meglio che a promuoverlo. Come faceva Napoleone - che nominava generali, conti, re amici e parenti come nulla fosse- così il Silvio nazionale ha nominato Bertolaso ministro. O meglio, ha dichiarato di volerlo fare. Quale ministero voglia "donargli" - visto che l'assegnazione si fa a inizio legislatura - e quale ministro fare fuori per lui magari "premiandolo" a sua volta con una poltrona ancora superiore - o se la sua intenzione sia di inventarsene di sana pianta uno nuovo, ancora non è dato sapere.

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