giovedì 21 luglio 2011

Alla base dell'Everest

La foto è di Alex Treadway, National Geographic
Si tratta del campo base per le partenze verso una delle cime più affascinanti del mondo: l'Everest. 

Il monte è chiamato Chomolangma (madre dell'universo) in tibetano e Qomolangma (珠穆朗瑪峰 pinyin: Zhūmùlǎngmǎ Fēng) in cinese. Il nome nepalese è Sagaramāthā (सगरमाथा, in Sanscrito "dio del cielo").

Con i suoi 8.848 metri è la vetta più alta della Terra. Un posto che solo a pensarlo fa paura, fa salire l'adrenalina. Ed è per questo che è più facile pensare al campo base, al posto dal quale partire per scalare la vetta. Il posto dove ha inizio l'impresa che, in quanto tale, ha un fascino tutto particolare: il fascino del volgersi a guardare la strada appena percorsa.

Il monastero più alto del mondo è proprio qui, in Tibet, alle pendici del monte Everest. Ma oltre, verso la cima, si è soli.

Nessun commento: