A luglio dell’anno scorso la Brambilla (ne abbiamo parlato qui) ha letteralmente scalato l’Aci. Dopo il commissariamento il ministro era riuscito a far nominare commissario Eros Maggioni, il suo compagno, e decidere chi doveva succedergli con lo stratagemma, nemmeno tanto fine, di non ammettere l'unica altra lista in gara per "vizi di forma". La lista eletta, inoltre, era formata da personaggi vicini alla politica – e al Presidente del Consiglio. In questo modo la Brambilla e i suoi uomini controllano da allora l’Aci, l'unica autorità nazionale in Italia per lo sport automobilistico. L’associazione, tra le altre cose, gestisce il Gran Premio d'Italia a Monza che, da solo, vale 50 milioni di euro. (leggi nel Quotidiano)
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