venerdì 15 ottobre 2010

Ecco la "fuffa" più seguita d'Italia (11-15 ottobre)


Potrebbe essere inserita tra la "fuffa" - con tutto il rispetto per le vittime, per le riflessioni sui nostri tempi, le cause e le responsabilità che scaturiscono da una storia del genere - le chiacchiere su Sabrina, la cugina di Sarah Scazzi, suo padre e tutta la sua famiglia. Certa stampa farebbe meglio a lasciare che chi di dovere faccia le proprie indagini, invece di cercare di aumentare i click al proprio sito, e dunque la sua potenzialità pubblicitaria, sfruttando la sciocca curiosità della gente per una vicenda come questa. Oltre agli sproloqui in materia dei vari "opinionisti" resuscitati per l'occasione, questa settimana non ci si poteva perdere assolutamente le riflessioni di Fiorello, reduce dal film "Passione", nel quale canta un brano di Carosone. Lo show man siciliano si lamenta della tv di oggi, del Sanremo di oggi, delle produzioni di oggi. 
Oltreoceano invece le notizie sono più modaiole. La parola d'ordine in America da oggi sarà: "Mi manda Michelle". Le scelte stilistiche della first lady - e il suo stilista, giovane e orientale -  riempono i pensieri - e le pagine - di mezzo mondo.
Come mezzo mondo è ormai informato sulla virilità di 13 partner di Karen, una studentessa americana della Duke University che avrebbe, per scherzo, scritto una intera tesina sulle loro prestazioni sessuali valutandone attraenza fisica, misure del pene, talento a letto, aggressività, capacità di intrattenimento e atleticità. Sarebbe bastato che inoltrasse la tesina a tre amici perché facesse il giro del web. Uno scherzo che è costato a Karen pubbliche scuse e i 13 malcapitati un marchio - buono o cattivo a seconda del giudizio - che a fatica si scrolleranno di dosso.

Infine tra tutta la fuffa di questa settimana esilarante è il racconto della rapina a mano armata a Milano che sembra uscito dalla penna di uno sceneggiatore di serie tv. In due sono entrati vestiti da donna, con tanto di parrucche bionde e maschere in lattice, per minacciare gli impiegati alle casse. Improvvisamente a uno di loro squilla il cellulare. Dall'altra parte del ricevitore c'è un maresciallo dei carabinieri che intima ai due di uscire con le mani alzate: sono stati seguiti e la banca è circondata dalle forze dell'ordine. Inizia la fuga, con tanto di inseguimento sui tetti come nella migliore tradizione dei film di azione, ma alla fine i rapinatori e i loro complici vengono tutti arrestati. Meglio della fiction.

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