Guido Bertolaso ieri tuonava su tutte le Tv nazionali contro gli enti locali. Il capo della Protezione Civile accusa le autorità campane di aver reso possibile che nella regione ci fosse una nuova emergenza rifiuti - come se la situazione fosse stata sanata e fossero gli enti locali ad aver ricreato daccapo una situazione insostenibile in un solo anno. Nel frattempo i parlamentari campani del Pdl vogliono richiedere la rimozione del sindaco di Napoli, considerata l’unico responsabile del riaccendersi dell’emergenza per “i ritardi inaccettabili nello stato di avanzamento della raccolta differenziata e le gravissime inadempienze nei pagamenti all’azienda Asìa, che vanta 172 milioni di euro di credito dal comune di Napoli sono i due elementi che determinano una condizione di criticità non più accettabile”. Non che in questa storia non ci siano responsabilità anche degli enti locali, ma qui si stratta di tutto un sistema di favori, di collusioni e di interessi che nulla ha a che vedere con la semplice amministrazione locale. Si tratta di camorra, di forti interessi delle imprese e di collusione di uomini dello Stato.
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