venerdì 1 ottobre 2010

La TAV è ferma, i "treni" invece iniziano a muoversi

Trenitalia ieri ha firmato il contratto con Ansaldo Breda e Bombardier per la fornitura di 50 treni ad Alta velocità. La commessa vale un miliardo e mezzo di euro, di cui circa 900 milioni andranno nelle tasche di Ansaldo Breda, l'azienda di Finmeccanica di stanza a Pistoia e Napoli. Non male, davvero, soprattutto in tempo di crisi. E non male per una società che ha una perdita di 270 milioni e che già ha in progetto di mettere in cassa integrazione parte dei suoi dipendenti. Ma i lavoratori che attendevano con ansia la vincita di questa gara, sperando che volesse dire la sicurezza del posto del lavoro, non possono stare tranquilli come credono. Non perché l'azienda non abbia possibilità di ripianare il suo bilancio o, ancora, di avere dei nuovi guadagni - la Ansaldo Breda sta partecipando ad una gara da ben 300 milioni di euro per la metropolitana di Miami, in Florida - ma perché pur sempre di "spa" si tratta - ossia di una società che risponde alle regole del mercato (cioè è in loro balia) - nonostante Finmeccanica, che la controlla, sia al 32,44% di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze. (...)

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