giovedì 18 novembre 2010

Mumble Mumble

Fino al 28 novembre è in scena "Mumble Mumble", uno spettacolo di Emanuele Salce e Andrea Pergolari con Emanuele Salce e Paolo Giammarelli.
Commovente, divertente e mai superficiale, Emanuele Salce offre un'ora e mezza di spettacolo appassionato ed esilarante che riesce a risultare nostalgico e spassoso allo stesso tempo. 
Vi assicuro che non riuscirete a trattenere le lacrime, per un motivo e per l'altro. Irresistibile.

Nella solitudine di un camerino improvvisato, un (ormai non più) giovane attore, impegnato a provare la spericolata messinscena di un importante testo letterario, si trova, involontariamente ma inevitabilmente, a fare i conti con se stesso. Come essere, nello stesso tempo, (doppio) figlio d'arte, uomo di cultura e groviglio materiale di ossa, nervi e sangue che soffre e gode per i bisogni primari della vita?
"Mumble Mumble" mette in scena l'ambizioso tentativo del protagonista di combinare l'aspirazione verso una verità assoluta, il contatto con la relatività dell'esistente, le pulsioni sessuali e un irrefrenabile (e non del tutto astratto) bisogno di liberazione. Cercando di conciliare le pagine di Dostoevskij, gli Europei di calcio, i paterni cerimoniali funebri, un'irresistibile australiana e una sciagurata boccetta di lassativi... Con il controcanto ironico e discreto di un personaggio-spettatore, ora complice ora provocatore, assistiamo a una confessione pubblica di sogni, incubi e ossessioni, tutti implacabilmente sotto il segno dell'amore e della morte. Ovvero delle due complementari pulsioni primarie che stringono d'assedio l'uomo dall'alba dei tempi: eros e thanatos.
Un paradossale e compiaciuto autodafé laico che è la testimonianza consapevolmente devastata di un orfano d'arte partecipe di un mondo assurdamente logico. 

Da vedere.

Nessun commento: